Come abbiamo avuto modo di vedere nei precedenti articoli, il mondo dell’education e dell’e-learning è caratterizzato da un elevatissimo tasso d’investimento in nuove tecnologie rivolte al miglioramento dell’esperienza formativa del corsista.
La sfida principale è quella di poter utilizzare tutte queste tecnologie in maniera integrata, tale da poter favorire la formazione e lo sviluppo delle competenze.
In tale ottica, i provider di piattaforme FAD (formazione a distanza) faranno sempre più uso dei big data per poter analizzare la mole di informazioni proveniente dai software.
BIG DATA: DEFINIZIONE E SFIDA
Con il termine big data si fa riferimento ad un insieme di dati talmente grande in termini di volume e così complesso, che i software tradizionali non sono in grado di gestire e analizzare. Dalla loro analisi, però, potrebbero ricavarsi dati estremamente interessanti per capire non soltanto il comportamento degli utenti, ma anche e soprattutto le esigenze future.
Per la formazione a distanza l’analisi dei big data rappresenta sia una sfida che un’opportunità. Infatti, l’e-learning sarà sempre più specifico e personalizzato non solo per la crescente competitività dei mercati, ma anche grazie all’utilizzo dei big data, dalla cui analisi sarà possibile derivare e implementare programmi di formazione interattivi e altamente personalizzati per soddisfare le esigenze formative (skill, obiettivi ed aspettative) del singolo individuo.
big data e formazione a distanza
Coloro che utilizzano piattaforme FAD producono una enorme quantità di dati: sia per via diretta, tramite l’utilizzo di un learning management system, sia per via indiretta, ovvero interagendo in diverse maniere con il contenuto che stanno fruendo. Questi dati si diffondono in maniera destrutturata attraverso il sistema ma anche tramite canali terzi quali i social network, e sono troppo complessi per essere gestiti in maniera tradizionale. Per questo è necessario trovare soluzioni veloci e scalabili che, tramite l’utilizzo di tecnologie Cloud, siano in grado di far lavorare molteplici sistemi in maniera integrata.
L’impatto dei big data nell’e-learning riguarderà:
- analisi del feedback: i big data trasformeranno l'e-learning attraverso la raccolta e l'analisi di tutti i passaggi del discente. Così, sarà possibile sapere se lo studente farà errori o se semplicemente non acquisirà conoscenze in modo corretto
- creazione di nuovi approcci: i grandi dati nell'e-learning ci offrono uno sguardo più ravvicinato e ci permettono di capire su quali strategie puntare e su quali no. Ciò offrirà un'alta probabilità di ottenere risultati favorevoli rispetto alla strategia di apprendimento tradizionale con la quale non si può ben stimare come andrà a finire tutto
- monitoraggio dei discenti: con i big data, gli esperti di e-learning potranno seguire uno studente durante l'intero processo, dall'inizio alla fine
I big data ci possono aiutare a capire le dinamiche del comportamento dei nostri utenti coinvolti nel singolo training oppure in un intero processo di formazione, e possono farlo in una maniera ben più accurata rispetto ai sistemi già esistenti. Questi fattori sono in grado di far emergere informazioni di primaria importanza relativamente a cosa e come queste persone apprendono, aiutandoci perciò a prendere decisioni più consapevoli circa la strutturazione del flusso didattico.
E-LEARNING E BIG DATA: SCENARI FUTURI
I big data sono destinati a rivoluzionare il modo in cui l’e-learning è progettato, sviluppato, erogato e monitorato. Introdurre questo valore tecnologico nel contesto della formazione a distanza permetterà di aprire una serie di possibilità inedite per rendere l’apprendimento più efficace, cambiando radicalmente anche il modo di porsi nei confronti delle attività di learning & development.
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