Com’è cambiato il settore dell’e-learning? È passato un anno dall’inizio della pandemia per Coronavirus e durante questo periodo tutte le organizzazioni si sono dovute adattare per continuare la propria attività. Tra queste anche le scuole hanno sfruttato le nuove tecnologie per continuare la propria didattica con la formazione a distanza.
Gli studenti hanno frequentato la scuola un po’ in presenza e un po’ da casa a causa dei vari decreti e delle continue ondate di contagi e, in generale, tutto il settore dell’e-learning ha avuto uno sviluppo esponenziale nel 2020. Si stima che, se nel 2019 il tasso di crescita dell’intero settore era circa dell’8%, per il 2021 si prevede un’impennata di oltre il 10%.
FORMAZIONE ASINCRONA E SINCRONA NEL SETTORE DELL’E-LEARNING
Quello dell’e-learning è un settore in continua espansione ed evoluzione che ha subito dei grossi cambiamenti e continua a farne. In realtà, però, l’insegnamento online c’era anche prima del lockdown, ma solo con la pandemia è diventato una modalità di insegnamento così cruciale.
La formazione è continua e costante proprio perché è online e perché lo studente può accedervi quando meglio crede. Ci sono sia le lezioni ad orari e giorni specifici, ma c’è anche la possibilità di accedere quando si vuole ai contenuti online. Il mondo dell’e-learning si divide, infatti, tra formazione asincrona e sincrona:
- Con formazione asincrona si intende la modalità di insegnamento a distanza con cui lo studente può accedere a tutti i contenuti online attraverso un sito web speciale chiamato piattaforma FAD o LMS (learning management system). Ci si può collegare in ogni momento della giornata tramite username e password, si tiene traccia del tempo che lo studente trascorre sulla piattaforma registrando orari di entrata e di uscita e si certifica l’apprendimento tramite dei test online.
- La formazione sincrona, invece, è il metodo che è stato usato durante tutta la pandemia da parte dei docenti che hanno tenuto le loro lezioni online. Sono dei veri e propri speciali ambienti digitali nei quali l’insegnamento è fatto in sincronia di tempo ad un’ora prestabilita. Come a scuola, infatti, gli studenti devono tenere delle lezioni durante un orario fisso, seguire le spiegazioni, svolgere le interrogazioni e correggere i compiti. Tutti devono collegarsi e rimanere connessi, mentre il docente tiene la lezione con un microfono e una videocamera attraverso l’utilizzo di piattaforme FAD.
IL FUTURO DELL’E-LEARNING: TRA NUOVE SFIDE E OPPORTUNITÀ
Si potrebbe pensare che con la formazione online potrebbe venire meno l’interazione umana. Molti genitori hanno, infatti, contestato il metodo dell’e-learning perché si perde il contatto sociale tra gli studenti e tra quest’ultimi e i professori. Ma è davvero così?
In questa nuova epoca della didattica a distanza, la sfida sarà proprio quella di capire come usare le nuove tecnologie e sfruttare il loro potenziale per migliorare i nuovi metodi di insegnamento. Si mette di nuovo in primo piano la centralità della persona, nonostante interagisca in un universo ibrido tra offline ed online. Ecco, quindi, cosa troviamo in questo nuovo ecosistema:
- App di apprendimento
- Realtà virtuale e realtà aumentata
- Ologrammi del docente riprodotto in più aule
- Coach virtuali
- Curriculum dinamici
Questi sono solo alcuni degli strumenti che possono migliorare l’apprendimento della persona. Anche se manca il contatto umano, i docenti diventano dei learning coach che stimolano il pensiero dello studente attraverso un insegnamento continuo e costante grazie alla possibilità di connettersi con gli altri.
CONCLUSIONI
Secondo un’indagine condotta nel 2020 da DOXA, circa il 42% di aziende ha adottato la didattica a distanza, mentre il 90%, che ha sperimentato la FAD per la prima volta, ha affermato che la adotterà anche in futuro.
Questi dati dimostrano come il settore dell’e-learning non solo è in continua espansione, ma è ricco di opportunità che, se ben sfruttate, possono potenziare e di molto il modo di insegnare.
C’è bisogno, però, di maggior coinvolgimento da parte degli insegnanti e ci si trova davanti alla sfida della qualità e dell’efficacia della didattica. Se quindi la formazione a distanza si affermerà sempre di più anche in Italia dipenderà da come raccoglierà la sfida della digital transformation il mondo dei docenti ed, in generale, dei formatori.
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