Come scegliere le piattaforme e-learning più adatte alla formazione aziendale? Facile: occorre individuare quelle che rispettino i requisiti richiesti dal credito d’imposta 4.0!
Per incentivare la transizione digitale, le aziende possono provvedere all’aggiornamento informatico dei propri dipendenti attraverso piattaforme per la formazione a distanza (FAD).
L’obiettivo formativo è, infatti, quello di far apprendere ai dipendenti competenze 4.0, come analisi di big data, utilizzo del cloud computing, della realtà virtuale (VR), ecc.
Vista la grande diffusione delle piattaforme e-learning, il governo ha dato l’ok per il loro utilizzo in azienda a fini formativi.
Le piattaforme e-learning, però, devono rispettare determinati standard, a garanzia dell’effettivo trasferimento delle competenze e del corretto svolgimento della didattica nei modi e nei tempi previsti.
In altre parole, per beneficiare del credito d’imposta 4.0 i datori di lavoro devono provare che i dipendenti coinvolti abbiano effettivamente seguito il corso per il numero di ore previsto.
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L'importanza delle competenze 4.0
Il credito d’imposta 4.0, già presente dal 2017 all’interno del Piano Nazionale Impresa 4.0, è stato esteso per tutto il 2022.
L’obiettivo è quello d’estendere la cultura digitale ai propri dipendenti, nell’ottica di una riorganizzazione smart dei modelli di business. L’implementazione delle nuove tecnologie all’interno dei processi produttivi, d’altronde, è una pratica largamente diffusa in ogni tipologia d’azienda.
I benefici che derivano dall’operare all’interno di un panorama globale, sono di diverso tipo: dall’automazione della produzione all’impiego di AR e VR, dall’utilizzo di strumenti virtuali alla maggiore capacità d’immagazzinare pacchetti di dati.
A queste innovazioni si accompagna l’esigenza di proteggere i propri sistemi informatici, da qui l’importanza di acquisire skill best practice di cyber sicurezza.
In particolare, il credito d’imposta formazione 4.0 finanzia l’acquisizione delle seguenti competenze:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo-macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- Internet delle Cose (IoT) e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Com’è evidente, le competenze 4.0 vanno ben oltre la mera alfabetizzazione digitale. Si tratta, piuttosto, di un insieme di conoscenze volte a rendere il proprio modello di business più resiliente di fronte alle sfide della modernità.
Di seguito, le caratteristiche che le piattaforme aziendali di e-learning dovrebbero possedere.
Caratteristiche delle piattaforme e-learning
Le piattaforme FAD o piattaforme e-learning vanno continuamente aggiornate.
I learning management system (LMS) , infatti, sono tali se posseggono determinate caratteristiche e garantiscono il rispetto di certi standard didattici, a partire dalla verifica delle competenze acquisite.
L’onere generale di controllare la corretta erogazione della didattica ricade sui datori di lavori, ai quali spetta anche il compito di scegliere con attenzione la piattaforma.
Il controllo sull’effettivo svolgimento dei corsi è un aspetto particolarmente importante.
Le aziende devono verificare l’acquisizione delle competenze da parte dei discenti, ma anche raccogliere la relativa documentazione che l’Agenzia delle Entrate richiederà per i controlli.
Le piattaforme e-learning hanno l’obbligo di rispettare determinati requisiti che consentano un alto livello di modulabilità dei corsi, come ad esempio la possibilità di porre domande a intervalli casuali.
Oltre ai requisiti esplicitamente richiesti alle piattaforme aziendali di e-learning, esistono degli standard adottati soltanto da alcuni sviluppatori di software e-learning.
Come svolgere una lezione di formazione 4.0
Nella formulazione di un corso il docente incaricato, che può essere esterno (ovvero accompagnato da un tutor interno) o un dipendente stesso dell’azienda, deve prevedere un minimo di quattro test per ogni ora di corso.
Durante i momenti di verifica al discente sarà posto un quesito a risposta multipla, scelto in modo casuale all’interno di un set di tre domande non particolarmente complesse (che servono, primariamente, a verificare l’attenzione del partecipante).
Se viene selezionata la risposta sbagliata (parliamo di FAD asincrona), l’utente deve tornare indietro e seguire nuovamente la parte della lezione a cui si riferiva il test. A quel punto, apparirà un nuovo quesito, diverso da quello precedente. Soltanto quando l’utente selezionerà la risposta corretta potrà proseguire con la sessione successiva.
Concluse tutte le sessioni, il dipendente dovrà superare un test di verifica finale, composto da un numero di domande doppio rispetto al numero di ore in cui il corso si articola. Per il superamento del test, dovrà essere corretta almeno la metà delle risposte.
La documentazione
L’utilizzo di FAD sincrona o asincrona obbliga le imprese a utilizzare strumenti di controllo adeguati che assicurino la partecipazione reale e continuativa del personale alle attività formative.
Tuttavia, considerando che le imprese si affidano, spesso, a piattaforme esterne, le funzioni di controllo devono essere già presenti nei software stessi.
La misura richiede che sia la piattaforma e-learning, nel caso di FAD asincrona, a rilasciare automaticamente il preciso monitoraggio delle ore e dei minuti impiegati dal dipendente per la formazione
Alla fine del corso, il legale rappresentante dell’azienda deve sottoscrivere un’autocertificazione sui risultati prodotti dalle attività formative finanziate col credito d’imposta, dando conto anche dell’apprendimento delle abilità digitali sviluppate.
Sempre a corso concluso, il docente o il tutor devono stilare una relazione che esplichi modalità organizzative e contenuti delle attività di formazione svolte.
In caso di mancata presentazione della dovuta documentazione, l’Agenzia delle Entrate provvede al recupero del relativo importo, maggiorato d’interessi e sanzioni secondo la legge.
Per questo è importante affidarsi a piattaforme e-learning di comprovata affidabilità, modulabili e che forniscano assistenza tecnica diretta, come quella offerta da VITECO.
Come accedere al credito d’imposta formazione 4.0
Formazione 4.0 è una misura ideata per offrire sostegno a quelle imprese che credono nella digital transformation e nel potere della tecnologica per il consolidamento delle competenze. 4.0.
Il credito d’imposta formazione 4.0 è riconosciuto in misura del:
- 50% per le spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese;
- 40% per le spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese;
- 30% per le spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le grandi imprese.
Le spese ammissibili al credito d’imposta sono quelle riguardanti la trasmissione delle competenze 4.0 negli ambiti aziendali relativi a:
- vendite e marketing;
- informatica;
- tecniche di produzione.
Per accedere al credito d’imposta, da indicare nella dichiarazione dei redditi, bisogna allegare la certificazione dell’effettivo sostenimento delle spese ammissibili.
Ricordiamo, inoltre, che in vista dei successivi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, bisogna redigere e conservare: la relazione su modalità organizzative e contenuti delle attività di formazione; i registri nominativi di ogni lezione e un’ulteriore documentazione amministrativa e contabile che dimostri la corretta applicazione del beneficio.
Scegli VITECO
Il monitoraggio dell’acquisizione delle competenze 4.0 non serve soltanto a fini fiscali, ma viene svolto soprattutto nell’interesse stesso dell’impresa.
Grazie a una significativa affermazione del digitale è possibile migliorare la reattività del business di fronte a crisi e innovazioni tecnologiche. Ricordiamo, ulteriormente, che la formazione 4.0 non riguarda soltanto l’acquisizione di nuove competenze, ma coinvolge anche quei dipendenti che, a vari livelli, hanno conoscenze d’aggiornare.
Trattandosi di formazione aziendale a distanza è previsto che siano i datori di lavoro stessi a provvedere al controllo dello svolgimento delle attività didattiche.
Se sei un CEO e devi scegliere le piattaforme e-learning migliori per la tua azienda ti consigliamo di prestare attenzione alle loro funzionalità; queste possono facilitare lo svolgimento della didattica e le relative verifiche. Segnaliamo, ad esempio, il software di riconoscimento facciale integrato nella piattaforma e-Logos in grado di verificare se l’utente stia effettivamente davanti al display durante la lezione.
In sintesi, le piattaforme FAD per la formazione 4.0 dovrebbero avere le seguenti caratteristiche:
- possibilità di modulare il corso sulla base delle esigenze aziendali;
- interattività accentuata, con i video inframmezzati da frequenti momenti di verifica per mantenere alta l'attenzione dell’utente;
- monitoraggio e tracciamento dei contenuti fruiti da ogni discente per il rilascio automatico di certificati e altre documentazioni per l’adempimento degli obblighi burocratici.
L’interfaccia grafica user-friendly e personalizzabile di e-Logos, sicuramente, facilita l’acquisizione di competenze da parte dei dipendenti, a maggior ragione per quelli meno avvezzi all’informatica Infine, un requisito indispensabile, è l’uso del formato SCORM nei learning object.
L’acquisizione e l’accrescimento delle competenze 4.0 è un obiettivo importante per tutte quelle aziende che vogliono rimodellare il proprio core business in modo smart e sostenibile.
Per la formazione in azienda in molti si sono già affidati alle piattaforme FAD e-Logos di VITECO, dal 2004 partner tecnologico di molte realtà a livello europeo e punto di riferimento nel mondo dell’e-learning.
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