A causa della pandemia mondiale l’utilizzo di piattaforme FAD (formazione a distanza), e il mondo dell’e-learning in generale, hanno avuto un incremento e uno sviluppo significativo. È necessario considerare che i cambiamenti radicali a cui stiamo assistendo proseguiranno negli anni a venire. Per non lasciarsi sfuggire le opportunità connesse al mondo della formazione a distanza, ecco alcune riflessioni da cui partire.
Piattaforme FAD: cosa sono
Le piattaforme FAD sono un sistema integrato di servizi interattivi per supportare e gestire l’apprendimento o la formazione online. Si tratta di software, di solito distribuiti in modalità SaaS (Software-as-a-Service), che si occupano della fruizione interattiva dei contenuti, la gestione degli utenti e l’analisi delle statistiche.
Spesso viene utilizzato come sinonimo LMS (Learning Management System).
Le piattaforme FAD forniscono un’esperienza completa di apprendimento dove i discenti possono iscriversi, frequentare i corsi, verificare le conoscenze acquisite e ricevere un attestato di partecipazione.
Vantaggi dell’e-learning
La parola “e-learning” è stata coniata da Elliott Maisie nel 1999. In questi anni l’e-learning ha fatto passi da gigante soprattutto grazie a 4 fattori:
- internet. Più di 4,39 miliardi di utenti sono collegati alla rete più grande ed importante del mondo. La diffusione di questa tecnologia a prezzi accessibili permette la fruizione di contenuti formativi praticamente in tutto il mondo
- multimedialità. Lo sviluppo dell’informatica rende possibile integrare immagini, video e grafiche interattive permettendo un apprendimento molto più coinvolgente ed efficace
- device a basso costo. Oggi è possibile acquistare computer e tablet a prezzi modesti
- piattaforme FAD migliori. Le migliori piattaforme FAD non si basano più su installazioni locali, ma su sistemi in cloud in grado di fornire servizi contemporaneamente a molti utenti
Oggi l’e-learning non è uno strumento di nicchia, ma un’opportunità per enti, aziende e consorzi per aumentare il livello di conoscenza dei propri iscritti o collaboratori. I 4 aspetti che rendono le piattaforme FAD vantaggiose rispetto all’apprendimento tradizionale sono:
- costi più bassi. Non è necessario stampare materiale cartaceo e lo stesso corso può essere facilmente aggiornato e riutilizzato più e più volte
- tempo risparmiato. Con le piattaforme FAD è semplice gestire gli aggiornamenti e i discenti possono usufruire della formazione quando ne hanno bisogno. In questo modo si ottimizza il tempo per altre attività senza rinunciare alla formazione continua
- migliori prestazioni e produttività. Le piattaforme FAD migliorano la produttività perché con la formazione asincrona i discenti possono seguire i corsi seguendo la propria curva di apprendimento
- monitoraggio dei risultati. I corsi possono fornire un riscontro immediato sulle conoscenze acquisiste. Questo è anche un vantaggio per gli enti promotori che si assicurano di avere una classe di discenti che ha realmente acquisito le nozioni del corso
Come scegliere le piattaforme FAD
Il mercato offre una pletora di aziende e piattaforme FAD tra cui scegliere, ma in alcuni casi ad un brand altisonante non corrisponde un servizio di qualità.
Una buona piattaforma FAD deve:
- fornire un’esperienza di apprendimento solida
- funzionare in maniera fluida su desktop e dispositivi mobili
- supportare l’utilizzo e la condivisione di PowerPoint, PDF, VIDEO, SCORM, ecc.
- gestire il monitoraggio delle presenze
- avere un’interfaccia studiata per fornire la migliore UX
- essere personalizzabile
Formazione sincrona e asincrona
Le caratteristiche tecniche delle piattaforme FAD devono soddisfare le esigenze dei discenti. Anche se l’obiettivo finale rimane l’apprendimento, ci sono notevoli differenze, per esempio, tra imparare un linguaggio di programmazione e frequentare un corso di aggiornamento professionale.
La formazione sincrona riproduce in maniera virtuale una classe di discenti guidata da un insegnante. Trattandosi di un’aula virtuale, ovviamente, non è necessario che tutti siano nello stesso luogo e questo permette di gestire anche grandi numeri di discenti contemporaneamente. Questo tipo di formazione trova riscontro soprattutto nell’ambito della didattica scolastica e universitaria. Gli insegnati hanno la possibilità di condividere diapositive, presentazioni PowerPoint, PDF, video. In questa circostanza una buona piattaforma FAD dovrebbe prevedere la possibilità di: creare corsi personalizzati, caricare velocemente nuove attività, permettere l’uso dei commenti, ecc.

Nella formazione asincrona i discenti seguono i corsi in maniera completamente autonoma, rispettando tempistiche e curve di apprendimento personali. Le lezioni possono includere video lezioni preregistrate, quiz e altri elementi interattivi. In questo scenario le piattaforme da preferire sono quelle che permettono una gestione semplice di contenuti interattivi ed altre funzionalità come: la navigazione sequenziale dei corsi e la visualizzazione dei progressi.

SCORM
SCORM è l’acronimo di Shareable Content Object Reference Model, si tratta di uno standard per la condivisione di contenuti e-learning introdotto agli inizi dell’anno 2000.
Nell’e-learning i corsi sono strutturati utilizzando delle unità base chiamate learning object, ogni oggetto didattico deve avere delle caratteristiche specifiche per essere compatibile con lo standard SCORM.
Questi requisiti sono fondamentali perché in questo modo è possibile effettuare lo scambio di informazioni tra il learning object e la piattaforma utilizzando API specifiche. Gli insegnanti possono tracciare il percorso didattico del discente e conoscere chi ha superato i test e in che modo sta procedendo l’apprendimento.
Queste informazioni sono oltretutto indispensabili per certificare la frequentazione dei corsi da parte dei discenti e per rilasciare loro l’attestato di partecipazione. Va da sé, quindi, che sono da prediligere le piattaforme FAD che supportano questo standard.
L’importanza della formazione in azienda
La formazione in azienda è un vero e proprio investimento che aumenta non solo le competenze della singola persona, ma anche dell’intero gruppo di lavoro. Parallelamente allo sviluppo di ulteriori capacità professionali nelle risorse umane si accompagna una crescita dell’azienda nel suo insieme.
Le aziende che puntano sulla formazione stanno aumentando perché, in un mondo sempre più competitivo e complesso, la conoscenza e l’aggiornamento costante, il miglioramento delle soft skills e delle competenze trasversali fanno la differenza e aumentano la qualità del lavoro.
La formazione quindi non riguarda solamente gli aspetti più tecnici, ma permette anche di migliorare le relazioni tra i colleghi, riduce i protagonismi dei singoli e costruisce un luogo di lavoro più sereno e rispettoso delle esigenze di tutti.
L’e-learning, potendo offrire sia la formazione sincrona che asincrona, è l’approccio all’apprendimento maggiormente preferito dalle aziende perché riduce i costi e permette una gestione ottimale dei tempi del personale.
e-Learning e digital divide
L’Italia ha un deficit infrastrutturale per quanto riguarda la diffusione della banda larga rispetto a molte altre nazioni europee. Questo argomento non è certo una novità e sappiamo bene che uno dei freni all’innovazione tecnologica delle aziende è dovuto anche a questa problematica.
Con la necessità dell’utilizzo dell’e-learning nelle scuole il digital divide è diventato un argomento di attualità anche per le famiglie. La mancanza di accesso alla rete esclude non solo dalla società digitale, ma comporta un’esclusione ben più profonda.
È bene ricordare che il digital divide non è solo infrastrutturale, ma è anche dovuto ad una scarsa alfabetizzazione digitale. Le competenze digitali oggi non sono solamente delle abilità tecniche da acquisire, ma sono sempre più il presupposto per una piena partecipazione alla vita politica, sociale ed economica.
Lo sviluppo della formazione a distanza e della didattica a distanza potrebbe dare quella spinta decisiva, non solo per attuare importanti interventi strutturali, ma anche per diffondere e aumentare il livello di alfabetizzazione digitale.
Come cambia la formazione dopo la pandemia
La pandemia ha trasformato quelle che erano delle sperimentazioni a macchia di leopardo in una necessità strutturale. Bisognerebbe non sottovalutare questo tema: le piattaforme FAD hanno permesso di far proseguire la didattica scolastica e la formazione nel mondo del lavoro.
Oggi la priorità è cercare di tornare alla “normalità”, ma le esperienze che sono state acquisite nell’ambito dell’e-learning non vanno perdute. La scuola e la formazione del futuro utilizzeranno sempre più forme ibride di apprendimento per creare percorsi formativi personalizzati e flessibili.